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Sistema di allarme in ambito residenziale: Criteri di scelta

Quando si pensa ad un sistema di allarme per un locale residenziale o equiparabile non è facile individuare la soluzione più corretta per ogni applicazione: questa breve guida si propone di aiutare il profano e l’installatore a valutare le varie possibilità che offre il mercato e quindi adattarle alle proprie necessità, che sono diverse in funzione dei locali, della loro configurazione, dei valori contenuti, delle persone che ospitano.

Valutazione generica del rischio
La corretta valutazione dei rischi è fondamentale per adeguare la protezione, e non può prescindere dalla conoscenza dello sviluppo degli eventi criminosi, dal “movente” alla “redditività”. Ognuno di noi tende a pensare che nella propria abitazione o ufficio non vi sia niente da rubare, che una aggressione a noi non frutterebbe nulla: chi ruba ed aggredisce al contrario pensa di ottenere vantaggi economici dal suo gesto e lo persegue con determinazione molto superiore a quella con cui noi ci proteggiamo. Per questo normalmente riesce nel suo intento, spesso arrecando danni ben superiori al suo ricavato.
Per evitare questo occorre pensare con la sua ottica e regolarsi di conseguenza.

Il furto
Il rischio furto è legato prevalentemente al livello di ricchezza apparente della vittima e della sua abitazione/ufficio: in ambito residenziale è raro che un furto venga “progettato” a tavolino. Prevalentemente esso viene tentato in presenza di condizioni occasionalmente favorevoli: la presenza di un allarme elettronico visibile ed inserito rende la situazione specifica poco favorevole.

L’aggressione (in casa/ufficio) a scopo di rapina
Questa situazione è spesso “programmata”, in quanto comporta pene più severe e richiede maggiori conoscenze e particolare destrezza. Il rischio è quindi legato alla ricchezza reale della vittima, spesso nota al criminale attraverso varie fonti. La presenza di un allarme visibile può scoraggiare l’impresa, ma anche incoraggiarla, secondo il concetto “più difesa, più ricchezza”.

Scopo di un sistema di allarme

Nel caso di rischio “furto” gli obiettivi da raggiungere attraverso un sistema di allarme sono sostanzialmente tre, elencati in ordine temporale:

  • dissuadere il ladro dal tentare l’azione dolosa
  • dissuadere il ladro dal continuare l’azione dolosa
  • avvertire potenziali forze di intervento

Nel caso di aggressione in casa/ufficio gli obiettivi sono:

  • non porre a rischio l’incolumità delle persone
  • invertire l’effetto sorpresa a favore dell’aggredito
  • avvertire potenziali forze di intervento

Sistema di allarme o assicurazione?

Le due cose sono complementari, in quanto una rappresenta la “prevenzione” e l’altra garantisce il “rimborso” a fatto avvenuto: non sempre il sistema di allarme riesce ad impedire l’evento doloso, non sempre l’assicurazione ci restituisce tutto quanto ci è stato tolto.
Ciò che è importante è che, quando entrambe adottate, le due iniziative non siano assolutamente vincolate fra loro, cioè non vi siano legami contrattuali tali da pregiudicare la loro efficacia.
Spesso vengono proposti sconti sull’assicurazione in presenza di sistema di allarme: ciò è da evitare proprio per non dover dimostrare, in caso di evento doloso, che l’allarme non è bastato ad impedirlo. Parimenti vengono proposti sistemi di allarme con assicurazione a corredo: quasi mai la polizza “omaggio” è tale da coprire il danno da furto. Per cui, l’uno o l’altra o entrambi, ma sempre separati fra loro.

Giuseppe Mallarino

Perito settore Sistemi di Sicurezza CCIAA Torino
Consulente del Giudice al Tribunale di Torino
40 anni di attività nella produzione di sistemi di allarme elettronici